Nato nel 1870 come punto di ricreazione e ristoro a ridosso della spiaggia, il fabbricato divenne nel 1873 uno stabilimento balneare, formato da una struttura in legno e dotato di una passerella sul mare. Fu il primo edificio del genere a comparire nella cittadina, creato per iniziativa pubblica e gestito inizialmente dalla stessa amministrazione comunale. Esso quindi rappresenta un testimone chiave non solo della sua storia turistica, ma anche di quella sociale, culturale ed economica.

Dopo due guerre mondiali e varie vicissitudini, nel 1952 l’edificio fu completamente ristrutturato per farne un grande locale da ballo, il Kursaal, per circa un quarto di secolo uno dei dancing più alla moda della costa adriatica, luogo di ritrovo mondano e palcoscenico per i maggiori nomi dello spettacolo e della musica leggera. Uno degli eventi maggiormente rimasti nella memoria collettiva è il concerto che vi tenne Lucio Battisti nell’estate del 1970.

Terminata l’era del dancing, le varie ali del palazzo assunsero funzioni diverse. L’ala rivolta a sud, quella in cui ora si trova il Museo dell’Illustrazione Contemporanea, divenne sede del Tiffany, una popolare discoteca tra gli anni Settanta e Novanta. La parte nord è stata trasformata in una sala per convegni, mostre e rappresentazioni teatrali, mentre il piano superiore è stato fino in tempi non lontani un locale notturno, per poi essere occupato da un raffinato ristorante.

Dato il suo aspetto volutamente rétro, il palazzo dialoga più con i villini costruiti a Grottammare tra ’800 e ’900, così ricchi di rimandi agli stili della Belle Époque e degli anni Venti (Storicismo, Eclettismo, Stile Liberty, Art Déco, declinati talvolta in una spiritosa versione “balneare”), che con altre costruzioni degli anni Cinquanta presenti nelle vicinanze, per esempio la sede del circolo del tennis (di aspetto “Mid-century modern”, si potrebbe dire). Oggi Palazzo Kursaal è uno spazio polifunzionale che offre, com’è nella sua tradizione, tante occasioni di svago e di cultura.