Nell’estate del 2018, dopo sei anni, é tornata la Sacra, il principale evento collettivo e popolare, civile e religioso della nostra Città.
La sua tradizione affonda nei secoli: essa rievoca l’approdo di fortuna di Papa Alessandro III sul litorale grottammare se, avvenuto a causa di una terribile tempesta probabilmente nel 1177.
La leggenda racconta che, mentre l’imperatore Federico Barbarossa si preparava a discendere per la quarta volta in Italia, papa Alessandro III, capo della Lega dei Comuni lombardi, per dare forza e coraggio alla coalizione, volle recarsi a Venezia, per sollecitare quella repubblica a dare maggiore sostegno alla causa nazionale.
Lungo il viaggio nell’Adriatico, a causa di uno spaventoso fortunale le navi del papa furono costrette a rifugiarsi nel porto di Grottammare, dove i monaci di S. Martino invitarono il pontefice a trattenersi sino al 1° luglio per assistere ai festeggiamenti che la popolazione picena celebrava da secoli, a ricordo di antichissime tradizioni locali.
Il concorso di folla fu imponente: migliaia e migliaia di persone giunsero dalle più remote contrade della regione. Il fervore religioso dei pellegrini accorsi stupì a tal punto Alessandro III che questi, commosso e ammirato, toltosi il camauro e riempitolo di sabbia, proclamò: «Tante indulgenze saranno concesse ad ogni pellegrino, quanti sono i granelli di sabbia qui contenuti».
Forse ci troviamo di fronte ad una leggenda fiorita sulla storia. Ma da quel fatidico anno, intorno al 1177, ogniqualvolta il 1° luglio cade di domenica, ancora oggi migliaia di pellegrini accorrono alla chiesa di S. Martino.
Infatti, benché non esistano tracce della bolla originale emanata da Alessandro III, nel 1803 Papa Pio VII e successivamente Paolo VI nel 1973 hanno confermato ufficialmente il privilegio, decretando che l’indulgenza plenaria può essere lucrata da tutti coloro che visitino la Chiesa di S. Martino nei sette giorni precedenti e successivi la domenica 1° luglio: un evento che si verifica molto raramente ovvero con una ciclicità di sei, cinque, sei e undici anni.
Infatti è dal 2012 che il calendario non data più di domenica l’inizio di luglio e prima ancora ritroviamo la Sacra nel 2007, nel 2001, nel 1990, nel 1984 e poi nel 1979, nel 1973 e poi più indietro, più indietro ancora negli anni e nei secoli. Pertanto quest’anno, se la tradizione fosse vera, festeggeremmo la 123° Sacra: un evento memorabile, insomma, che nei prossimi venti anni si ripeterà soltanto nel 2029.