S. Paterniano nacque, secondo la tradizione, a Fano nel 275 d.C. e vi morì nell’anno 360, ma solo nel 1623 la sua città natale lo elesse Patrono.
A Grottammare il culto del santo è sicuramente antico, oltre che molto vivo e sentito, come è testimoniato dall’impegno e dalla spesa che la comunità cittadina dedicava ai festeggiamenti in onore del santo fin dai secoli passati.
Nel giorno del Patrono, fino a non molto tempo fa, si svolgeva anche una fiera, oggi sostituita da una mostra-mercato e affiancata da numerose altre iniziative, come la pesca di beneficenza, gli stands gastronomici e il concerto polifonico della Corale Sisto V.
Il momento culminante dei festeggiamenti si ha, dopo la Messa Solenne concelebrata dai parroci di Grottammare e la processione per le vie del paese con il simulacro di S. Paterniano, con lo sparo di numerosi mortaretti.
Il rumore provocato da questi scoppi avrebbe, secondo una antica tradizione, la proprietà di “rompere le nuvole” e quindi di scongiurare le devastanti grandinate estive che metterebbero a rischio le colture della zona.
Che sia solo una diceria, non ne siamo sicuri: proprio il 10 luglio sono avvenute a Grottammare le grandinate più straordinarie, quelle poche volte che i festeggiamenti non sono stati all’altezza.